bisogna congiungere fermezza alla moderazione:
bisogna vivere secondo giusti mezzi
Un re, molto vecchio e
stanco, era alla ricerca di un cavaliere
fidato a cui affidare la difesa del suo castello. Questo castello era in cima
ad una montagna ed era molto difficile da raggiungere: il Re decise che il
primo dei cavalieri dell’ordine di San Giuseppe ad arrivare sul posto avrebbe ottenuto
tale incarico e fece diffondere per tutta la regione la notizia.
Tre cavalieri dell’ordine
di San Giuseppe vennero a conoscenza del bando
e, poiché ambivano tutti e tre ad ottenere l’incarico che il re aveva messo in palio, decisero che il
giorno seguente sarebbero partiti ed avrebbero gareggiato tra loro per arrivare
al castello.
Il primo cavaliere,
pensando di ingannare i suoi compagni, partì molto prima dell’alba e spronò il
suo cavallo a una velocità così elevata che cadde in un dirupo e morì.
La notizia giunse agli altri
due membri dell’ordine di San Giuseppe. Il secondo cavaliere, per paura di fare
la stessa fine del primo, controllò che il cavallo avesse tutto quanto
necessario per fare un lungo viaggio ma trascurò di preparare le vivande per sé
in quantità adeguata. Poi, partì e viaggiò ad una velocità così lenta che avrebbe impiegato oltre una settimana per arrivare
al castello, ma finì il cibo prima di raggiungere la metà e morì.
Il terzo cavaliere, il più
intelligente, decise di procedere a velocità né troppo alta né troppo bassa, portando
con sé la giusta quantità di cibo e quindi raggiunse la metà in tre giorni.
Il terzo cavaliere, usando
il cervello e procedendo per un giusto mezzo, diventò così il Primo Cavaliere
del re.